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La pancreatite acuta (PA) è una grave patologia infiammatoria del pancreas, associata a considerevoli morbilità e mortalità, la cui prevalenza è in costante aumento nei paesi occidentali.
Indica uno stato di flogosi non suppurativa del pancreas, il cui contrassegno (seppur incostante) è la rapida evoluzione in senso necrotico-
Quindi la Pancreatite Acuta è una infiammazione acuta del pancreas dovuta alla attivazione intraparenchimale degli enzimi pancreatici, distinguiamo:
Forme lievi (pancreatite edematosa): è’ la forma più frequente: 80 % dei casi, In genere autolimitante in 7 – 15 giorni
Forme gravi (pancreatite necrotico-
Eziopatogenesi
I fattori eziopatogenetici della PA sono molteplici, ma i meccanismi attraverso cui tali fattori scatenano l’infiammazione non sono ben noti.
Malattie delle vie biliari (Litiasi, Infezioni, Anomalie congenite) |
33 % |
Sebbene le disfunzioni pancreatiche di origine iatrogena rappresentino un’evenienza molto rara rispetto ad altre patologie gastrointestinali farmaco-
Ad esempio, sono state proposte diverse teorie per spiegare la correlazione tra antibiotici per uso sistemico e pancreatite.
Le tetracicline sembrano produrre un metabolita tossico che altera la sintesi e la secrezione delle proteine.
L’eritromicina potrebbe invece aumentare la pressione dello sfintere di Oddi attraverso l’aumento della motilità gastrointestinale e delle contrazioni biliari.
Si ipotizza un meccanismo immuno-
La PA, inoltre, può essere associata ad altre patologie (es. ulcera gastrointestinale, morbo di Crohn, colite ulcerativa, malattie infiammatorie intestinali), le cui terapie farmacologiche a loro volta costituiscono dei fattori di rischio.
Meccanismi patogenetici |
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Passaggio o incuneamento di calcoli/sabbia biliare |
Ostruzione diretta |
Alcol |
Meccanismo indiretto |
Traumi o chirurgia |
Danno diretto sui dotti biliari |
ERCP o CPRE |
trauma nell’incannulare la papilla |
Anomalie anatomiche o patologie con ostacolo al deflusso del secreto pancreatico |
Duodeno: cisti e diverticoli |
Farmaci: |
Steroidi, estrogeni, azatioprina, furosemide, acido valproico, salicilati, diuretici tiazidici |
Infezioni |
parotite, EBV, CMV |
Ipertrigliceridemia ed ipercalcemia |
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Veleni |
scorpioni, pesticidi anticolinesterasici |
Sintomi
Si presenta generalmente con dolore improvviso al tratto addominale superiore e vomito; altri sintomi associati includono tachicardia, febbre, ittero e tensione addominale. Gli indici biochimici più rilevanti per la diagnosi sono rappresentati dai valori di lipasi ed amilasi più elevati di almeno tre volte dei limiti superiori normali. Poiché i valori di amilasemia possono aumentare anche in seguito ad altre condizioni cliniche (es. appendicite, perforazione esofagea, insufficienza renale), questo test non è altamente specifico per la diagnosi di pancreatite. I livelli ematici dell’amilasi, inoltre, si riducono dopo 48-
Complicanze
Solitamente, durante i primi gg di pancreatite acuta, la morte è causata dall'instabilità cardiovascolare (con uno shock refrattario e un'insufficienza renale), dall'insufficienza respiratoria (con ipossiemia e a volte con la sindrome da distress respiratorio dell'adulto) o, occasionalmente, dall'insufficienza cardiaca (secondaria a un fattore deprimente il miocardio non identificato). Si pensa che gli enzimi circolanti e le tossine giochino un ruolo importante nelle morti precoci.
Dopo la prima settimana, la morte è, solitamente, causata da un'infezione pancreatica o da una pseudocisti.
L'infezione pancreatica del tessuto retroperitoneale devitalizzato è, solitamente, causata da microrganismi gram -
L'infezione deve essere sospettata se il paziente ha un aspetto settico generalizzato con temperatura e leucocitosi elevate o se dopo un iniziale periodo di stabilizzazione si verifica un peggioramento. La diagnosi viene fatta sulla base della positività delle emocolture e, in particolare, della presenza di bolle d'aria nel retroperitoneo a una TC dell'addome. L'aspirazione percutanea dell'essudato pancreatico, eseguita sotto guida TC, può svelare la presenza di microrganismi alla colorazione di Gram e/o all'esame colturale, che deve condurre a un immediato sbrigliamento chirurgico.
La mortalità è, di solito, del 100% se non si procede a uno sbrigliamento chirurgico esteso del tessuto retroperitoneale infetto.
La pseudocisti pancreatica è una raccolta di liquido pancreatico ricco di enzimi e di residui tissutali che origina da aree necrotiche o da piccoli dotti ostruiti. Non è circondata da una capsula vera e propria.
La morte è causata da un'infezione, un'emorragia o una rottura secondarie.
Diagnosi
La pancreatite acuta deve essere considerata nella diagnosi differenziale di ogni addome acuto. La sua diagnosi differenziale include la perforazione di un'ulcera gastrica o duodenale, l'infarto mesenterico, l'ostruzione intestinale con strozzamento, la gravidanza ectopica, l'aneurisma dissecante, la colica biliare, l'appendicite, la diverticolite, l'infarto della parete inferiore del miocardio e l'ematoma dei muscoli addominali o della milza.
Nessun esame di laboratorio può confermare la diagnosi di pancreatite acuta, ma può supportarne il sospetto clinico. La concentrazione sierica dell'amilasi e della lipasi aumenta il primo giorno della pancreatite acuta e ritorna alla norma entro 3-
Il rapporto amilasi/clearance della creatinina non sembra avere una sufficiente sensibilità o specificità per confermare la diagnosi di pancreatite. È generalmente usato per diagnosticare una macroamilasemia quando non esiste una vera pancreatite. Nella macroamilasemia, le amilasi legate alle immunoglobuline sieriche determinano una falsa iperamilasemia. Il frazionamento dell'amilasi sierica totale in isoamilasi di tipo pancreatico (tipo-
Le rx standard dell'addome in posizione supina e in posizione eretta possono evidenziare la presenza di calcoli all'interno dei dotti pancreatici (prova di una precedente infiammazione e quindi di una pancreatite cronica), di calcoli biliari calcifici oppure di un ileo localizzato nel quadrante superiore sx o nella parte centrale dell'addome ("un'ansa sentinella" dell'intestino tenue, una dilatazione del colon trasverso o un'ileo duodenale). La rx del torace può mostrare un'atelettasia o un versamento pleurico (solitamente dal lato sx o bilaterale, ma raramente limitato allo spazio pleurico dx). Deve essere eseguita un'ecografia che può evidenziare la presenza di calcoli biliari o di una dilatazione del coledoco che indica la sua ostruzione a valle. Può essere visualizzato l'edema del pancreas, ma spesso il gas soprastante rende difficile la valutazione del pancreas. La TC solitamente fornisce una migliore visualizzazione del pancreas (a meno che il paziente non sia molto magro). Questo esame è raccomandato se la pancreatite è grave o se insorge una complicanza (p. es., ipotensione o leucocitosi progressiva e aumento della temperatura). Anche se > 80% dei pazienti affetti da una pancreatite biliare elimina il calcolo spontaneamente, nelle prime 24 ore di ricovero, è indicata la CPRE con la sfinterotomia e la rimozione dei calcoli nei pazienti che non migliorano. I pazienti che migliorano spontaneamente, di solito sono sottoposti a una colecistectomia elettiva per via laparoscopica. L'esecuzione di una colangiografia in questi pazienti è ancora controversa. Tuttavia, la colangio-
Prognosi
Gli
Cinque segni possono essere documentati al momento del ricovero: un'età maggiore di 55 anni, una glicemia > 200 mg/dl (> 11,1 mmol/l), una LDH > 350 UI/l, una AST > 250 UI e una leucocitosi > 16000/ml.
I restanti segni vengono determinati entro 48 h dal ricovero: una riduzione dell'Htc > 10%, un aumento dell'azotemia > 5 mg/dl, un Ca sierico < 8 mg/ dl, una PaO2 < 60 mm Hg, un deficit di basi > 4 mEq/l e un sequestro di liquidi valutato > 6 l.
La mortalità aumenta progressivamente con il numero dei segni positivi: se sono positivi meno di 3 segni, la mortalità è < 5%; se sono positivi 3 o 4 segni, la mortalità è del 15-
La pancreatite associata alla necrosi e all'emorragia ha una mortalità compresa tra il 10 ed il 50%. La diagnosi è indicata da una progressiva riduzione dell'Htc, dalla presenza di un'ascite emorragica, dalla riduzione del Ca sierico e dalla presenza dei
Se la TC mostra soltanto un lieve edema pancreatico, la prognosi è eccellente; un marcato edema pancreatico denota una prognosi più grave, specialmente quando è presente uno stravaso di liquidi (p. es., nello spazio retroperitoneale o nel piccolo omento) o è evidente una necrosi pancreatica. La somministrazione EV di un mezzo di contrasto aiuta a riconoscere la necrosi pancreatica, in quanto la mancata integrità della microcircolazione riduce la perfusione parenchimale; quindi, la lesione non concentra il contrasto. Tuttavia, se il pancreas aumentato di volume è solo edematoso e ha una microcircolazione intatta, si osserva un'uniforme enhancement del parenchima.
La necrosi del pancreas è associata a un aumento della morbilità, della mortalità e della probabilità di un'infezione. I mezzi di contrasto EV devono essere usati con cautela se è presente un danno renale. Inoltre, dati sperimentali indicano che l'uso dei mezzi di contrasto EV durante le fasi iniziali della pancreatite acuta può causare la necrosi in aree scarsamente perfuse (cioè, ischemiche). La TC con mezzo di contrasto deve essere eseguita solo dopo che il paziente è stato adeguatamente idratato.
Terapia
Il trattamento della pancreatite edematosa lieve ha l'obiettivo di mantenere il paziente a digiuno fino a quando le manifestazioni dell'infiammazione acuta non si sono risolte (cioè, il dolore è cessato, l'amilasi sierica si è normalizzata, la fame è ritornata, così come lo stato di benessere) e di infondere una sufficiente quantità di liquidi EV per prevenire l'ipovolemia e l'ipotensione. È utile il posizionamento di un sondino nasogastrico e la rimozione dell'aria e del contenuto gastrico se persistono la nausea e il vomito o se è presente un ileo paralitico.
La necessità di trattare la pancreatite acuta grave in una UTI può essere di solito decisa durante il primo giorno di ricovero sulla base della presenza di uno qualunque dei seguenti segnali di pericolo: ipotensione, oliguria, ipossiemia o emoconcentrazione (cioè, Htc > 50%, che riflette le importanti perdite nel terzo spazio). Nell'UTI i segni vitali e la diuresi sono monitorati almeno q 1 h; il bilancio metabolico accurato deve essere calcolato q 8 h; l'emogasanalisi arteriosa deve essere eseguita al bisogno; le misurazioni attraverso il catetere venoso centrale o il catetere di Swan-
La reinfusione dei liquidi è essenziale; può essere necessaria la somministrazione di 6-
Se l'emogasanalisi arteriosa rivela la presenza di un'ipossiemia, va somministrato ossigeno umidificato in maschera o con i cateteri endonasali. Se l'ipossiemia non migliora, può essere necessaria una ventilazione assistita. Se l'ipossiemia persiste e la pressione arteriosa polmonare a catetere bloccato rimane normale, probabilmente si sta sviluppando una sindrome da distress respiratorio dell'adulto e può essere necessaria una ventilazione assistita con pressione positiva di fine espirazione.
Il dolore grave va trattato con la meperidina, 50-
L'insufficienza cardiaca deve essere trattata con un'appropriata correzione della volemia. L'insufficienza renale deve essere trattata aumentando la somministrazione di liquidi, se si tratta di un'iperazotemia prerenale. Può essere necessaria anche la dialisi (di solito peritoneale).
Il fabbisogno nutrizionale del paziente deve essere adeguatamente soddisfatto. Un paziente gravemente malato non deve essere alimentato prima di 2-