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Le Epatiti Croniche sono quadri patologici caratterizzati da un processo infiammatorio diffuso del fegato con contemporanea compromissione parenchimale, decorrenti da almeno 6 mesi. Esistono varie forme a vario decorso ed evoluzione, possono evolvere in fibrosi portale o in cirrosi.
La causa più frequente è l'infezione da virus B, C o D (delta). Molto frequente è anche la steatosi epatica (l'accumulo di grasso all'interno delle cellule epatiche) quale conseguenza di alcune malattie metaboliche (diabete, obesità, aumento del colesterolo e trigliceridi, abuso di alcol). Più raramente l'epatite cronica può essere dovuta a disturbi congeniti del metabolismo (morbo di Wilson, emocromatosi) o a malattie autoimmuni (epatiti croniche autoimmuni, lupus eritematoso sistemico -
In genere non danno sintomi importanti, nella maggior parte dei casi vengono diagnosticate casualmente quando un individuo senza sintomi pratica esami di laboratorio. In taluni casi sono di scarso rilievo e del tutto aspecifici quali astenia ed inappetenza. Quando sono presenti sintomi più importanti (ascite, ittero, emorragie) è probabile che l'epatite cronica si sia già trasformata in cirrosi epatica.
Le terapie di cui si dispone (interferone o, nel caso della epatite C, interferone più ribavirina) sono in grado di curare solo una percentuale di pazienti con epatite cronica attiva, ma un tentativo terapeutico, se non vi sono controindicazioni, è sempre doveroso per cercare di evitare o rallentare l'evoluzione della malattia verso la cirrosi epatica. In presenza di epatite autoimmune, l'unica terapia efficace sarà il cortisone. Non esistono altre terapie efficaci.