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La Colangite (o coledocite, angiocolite) è un processo infiammatorio delle vie biliari extra e intraepatiche causato da germi che raggiungono le vie biliari (duodenite, colecistite, stasi biliare) o linfatiche (in caso di infezioni addominali). La contaminazione è favorita dalla presenza di lesioni anatomiche (postumi di interventi chirurgici, malattie congenite delle vie biliari) o di calcolosi biliare, che creano un ostacolo al normale deflusso della bile. Nella maggior parte dei casi la patologia è causata da batteri (es. Escherichia coli) che raggiungono le vie biliari attraverso il sistema linfatico o per via ematica.
Spesso la colangite si registra in concomitanza di calcoli o tumori che ostruiscono le vie biliari.
La sintomatologia:
Spesso si può confondere con una colica. Nelle forme più severe si ha dolore in sede epatica, febbre, brividi, ittero lieve e splenomegalia. La forma più grave è la cosiddetta angiocolite suppurativa, che porta alla formazione di microascessi intraepatici, con febbre elevatissima, brivido scuotente, intenso ittero e stato precomatoso o nettamente comatoso che può complicarsi con la comparsa di insufficienza renale.
La diagnosi
prevede la valutazione dell’ iperbilirubinemia coniugata, le gamma-
La terapia
è a base di antibiotici seguendo le indicazioni dell'antibiogramma sui germi isolati dalla bile, utile gentamicina e derivati, ampicillina ad alte dosi, piperacillina, cefalosporine, aztreonam.
Nel caso in cui ci sia una forma ostruttiva, anche chirurgica, al fine di eliminare l'ostacolo anatomico al deflusso della bile, quasi sempre presente in corso di colangite acuta.