GASTROENTEROLOGIA - ENDOSCOPIA DIGESTIVA - STUDIO SPECIALISTICO

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Malassorbimenti

MALATTIE DELL'INTESTINO > TENUE

Il malassorbimento intestinale è una sindrome caratterizzata da un incompleto assorbimento di nutrienti; può essere generalizzato, parziale o selettivo e può essere secondario a patologie del tenue, del pancreas esocrino o a patologie epatobiliari.
Il malassorbimento generalizzato è caratterizzato dalla presenza di steatorrea (grassi fecali >7gr/die con dieta di 100 gr grassi) e di diarrea (con un volume fecale > 250gr/die). Le forme più gravi di malassorbimento generalizzato sono il più delle volte secondarie a patologie di origine pancreatica, quando è distrutto più del 90% del pancreas acinare, mentre forme meno severe possono essere secondarie a patologie di origine biliare.
Nel malassorbimento parziale i deficit nutrizionali dipendono dalla limitata estensione del danno a carico del tenue, non c’è modificazione dell’alvo e i sintomi sono legati a deficit nutritivi limitati a molecole elettivamente assorbite nel segmento leso del tenue (ferro, folati, calcio, vitamina B12, acidi biliari).
Nei malassorbimenti selettivi (es. deficit lattasi, malattia di Hartnup) c’è uno specifico difetto biochimico enterocitico, come il malfunzionamento o la carenza totale o parziale di un trasportatore.
È possibile differenziare inoltre:

  • malassorbimenti da prevalente difetto endoluminale (propriamente “maldigestioni”): di origine pancreatica (pancreatite cronica, cancro del pancreas, fibrosi cistica); di origine biliare (colestasi mediche o chirurgiche, ileiti o resezioni ileali); da inattivazione enzimatica;

  • malassorbimenti da prevalente difetto parietale (propriamente “malassorbimenti”): celiachia, malattia di Crohn, giardiasi, linfomi, amiloidosi etc. Il malassorbimento può essere sospettato in presenza di sintomi intestinali (diarrea cronica e steatorrea) e di sintomi secondari a deficit nutritivi (anemia, osteoporosi, cheilite, neuropatie periferiche, manifestazioni cutanee, astenia).

Per definire il percorso diagnostico nel malassorbimento è essenziale valutare i sintomi e i segni in esame per poter formulare un sospetto di malattia. L’iter diagnostico  dipende infatti dalla storia clinica del paziente e dai risultati dei test ematochimici.
È comunque buona norma iniziare da test non invasivi che possono poi indicare la successiva necessità di procedure invasive.

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