GASTROENTEROLOGIA - ENDOSCOPIA DIGESTIVA - STUDIO SPECIALISTICO

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Dispepsia non ulcerosa

MALATTIE DELL'INTESTINO > VARIE

DISPEPSIA FUNZIONALE o Dispepsia non ulcerosa

Fastidio spesso descritto come indigestione, gonfiore, senso di ripienezza o come dolore di tipo urente o crampiforme, localizzato alla parte superiore dell'addome o al torace, che non ha una causa specifica alla valutazione diagnostica.

Introduzione
La dispepsia è frequente. L'evidenza endoscopica e radiologica delle anomalie organiche che possono spiegare i sintomi dispeptici è così variabile (dal 14 all'87%) che la stima della loro incidenza non ha alcun significato. I sintomi possono essere correlati a diverse malattie e quindi è difficile stabilire un rapporto tra loro e gli stati fisiopatologici. Un'associazione tra i sintomi e le alterazioni fisiopatologiche non implica necessariamente un rapporto causale. Le duodeniti radiologiche o istologiche, le disfunzioni piloriche con reflusso alcalino, i disturbi della motilità, le gastriti da Helicobacter Pylori e le colelitiasi sono delle condizioni che possono esser presenti, ma che non sempre possono spiegare la sintomatologia clinica.

Sintomi e segni
Spesso insieme al dolore o al bruciore epigastrico o retrosternale, i pazienti riferiscono un senso di sazietà precoce, una distensione addominale e borborigmi. L'assunzione del cibo può peggiorare o alleviare il dolore. Tra gli altri sintomi possono essere presenti l'anoressia e la nausea. Si possono verificare degli stati disforici (p. es., l'ansia, la depressione), particolarmente tra i pazienti con i sintomi più refrattari.

Diagnosi
Non si può consigliare alcun protocollo di valutazione. L'anamnesi e l'esame obiettivo potranno stabilire se sono indicati o meno ulteriori studi. Devono essere eseguiti almeno un emocromo e una ricerca del sangue occulto nelle feci.
Se si sospetta un'ischemia cardiaca, è appropriato eseguire una valutazione cardiaca. Uno studio rx dell'apparato digerente può essere indicato se il paziente presenta anche disfagia, calo ponderale, vomito o una modificazione della sintomatologia  in seguito all'assunzione del cibo. Nei pazienti che lamentano una sintomatologia persistente e inspiegabile, è consigliabile eseguire un'esofagogastroduodenoscopia per ottenere informazioni sulle alterazioni della mucosa. L'infezione da H. pylori  può essere diagnosticata con una biopsia per via endoscopica o direttamente con la misurazione dell'idrogeno nell'aria espirata. Tuttavia, bisogna essere cauti nello spiegare la sintomatologia con questa diagnosi o con qualunque altro reperto aspecifico.  La manometria esofagea è indicata solamente se la disfagia, il rigurgito o l'evidenza di un'inalazione indicano la presenza di un disturbo motorio dell'esofago.

Diagnosi differenziale
La dispepsia funzionale è di solito una condizione benigna che, per definizione, non ha una correlazione anatomo-patologica. Tuttavia, i sintomi dispeptici possono indicare  un'ischemia cardiaca (in cui lo sforzo fisico aumenta il fastidio), un RGE, una gastrite o una malattia ulcerosa peptica (p. es., causata dall'H. pylori o dai FANS) o una colecistite. Le cause psicologiche comprendono l'ansia, con o senza aerofagia, un  disturbo di conversione, la somatizzazione nella depressione o l'ipocondria. L'intolleranza al lattoso può simulare questi sintomi. Una storia di stipsi alternata a diarrea suggerisce come eziologia un disturbo della motilità intestinale, come la  sindrome del colon irritabile.
La colelitiasi è difficilmente la causa della dispepsia in assenza di altri reperti clinici. In questa situazione, se un'ecografia addominale evidenzia dei calcoli in una  colecisti peraltro normalmente funzionante, la colecistectomia può non risolvere la dispepsia. Comunque, un'anamnesi e dei reperti obiettivi compatibili con una colecistite o con una coledocolitiasi richiedono una valutazione approfondita del sistema  biliare.

Terapia
Normalmente la dispepsia funzionale necessita per prima cosa della rassicurazione del paziente e di un trattamento sintomatico, con un attento controllo nel tempo. Per brevi periodi, si può tentare il trattamento dei sintomi legati al reflusso  e al senso di fastidio epigastrico con gli antiacidi, con gli H2-antagonisti o con gli inibitori della pompa protonica. Se viene posta la diagnosi di infezione da H. pylori, si può provare un trattamento con subsalicilato di bismuto e con un antibiotico.
Una variazione dello stato clinico può richiedere una valutazione più estesa se insorgono nuovi problemi o se i sintomi persistono e diventano più invalidanti; tuttavia, per la maggior parte dei pazienti con dispepsia funzionale, può essere  sufficiente una continua osservazione associata alla rassicurazione e al sostegno, con la riduzione al minimo degli studi diagnostici.

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