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La diarrea è un disturbo della defecazione caratterizzato dall'emissione rapida di feci abbondanti e poco formate.
Affinché si possa parlare di diarrea devono essere contemporaneamente presenti entrambe queste condizioni:
almeno tre evacuazioni al giorno;
alterazioni della quantità o qualità delle deiezioni (presenza di feci, in genere, poco formate: liquide o semiliquide).
La diarrea non è una vera e propria malattia ma un sintomo aspecifico, comune a numerose malattie (per lo più gastrointestinali) o a condizioni non patologiche (banali intolleranze alimentari, stress, etc.).
Spesso la diarrea si accompagna al continuo stimolo di evacuare, anche in assenza di materiale fecale (tenesmo rettale).
Si parla invece di dissenteria quando la diarrea si complica sino a causare una importante evacuazione di liquidi con caratteristiche non più fecali (presenza di acqua, muco, pus, proteine, elettroliti, grassi e sangue).
La diarrea, da molti considerata una malattia banale legata per lo più a determinate scelte alimentari, stress o malanni di stagione, è in realtà un nemico subdolo che nel mondo causa ogni anno oltre tre milioni di decessi. In questi casi la diarrea è provocata da varie malattie infettive che possono diffondersi a causa della scarsa igiene personale o tramite acqua e cibi contaminati. Si tratta comunque di eventi circoscritti, frequenti nei Paesi in via di sviluppo ed estremamente rari in quelli industializzati. In Italia, per esempio, la mortalità per diarrea è inferiore allo 0.4 per mille.
Nonostante questa sua pericolosità la diarrea dev'essere comunque interpretata come una sorta di risposta difensiva dell'organismo. Le scariche diarroiche favoriscono infatti l'eliminazione dei microrganismi patogeni, delle tossine o delle sostanze irritanti. Per questo motivo è bene evitare di usare farmaci antidiarroici, senza aver prima scoperto la vera causa della diarrea.
Formazione delle feci e diarrea
Tra liquidi ingeriti, alimenti e secrezioni (saliva, succo gastrico, bile, secreto pancreatico e succo enterico) ogni giorno percorrono il tubo digerente circa 10 litri di materiale. Di questi, circa il 90% è assorbito a livello dell'ileo (tratto terminale dell'intestino tenue); il rimanente 10% è invece assorbito a livello del colon, che ha la capacità di riassorbire fino a 4-
Le secrezioni riversate lungo il tubo digerente, oltre a contenere una buona percentuale di acqua sono ricche di proteine e sali minerali ed in particolare di sodio, cloro, bicarbonato e potassio. Questi elettroliti vengono in gran parte riassorbiti lungo l'intestino crasso dove si completa il processo di digestione. Grazie all'attività di questo tratto terminale del tubo digerente il contenuto semiliquido viene via via impoverito di acqua e minerali fino ad assumere la consistenza e l'equilibrio idrosalino tipico delle feci.
Una semplice alterazione, anche modesta, di questi meccanismi di riassorbimento può provocare diarrea.
Non tutte le forme di diarrea sono tuttavia legate ad una riduzione della capacità di assorbimento colico o ileale: la presenza di feci liquide può essere dovuta anche ad infezioni batteriche o virali, intolleranze alimentari o ad alterazioni della motilità gastrica.
Tipi di diarrea
In base alla frequenza della sintomatologia la diarrea si classifica in:
diarrea ricorrente (con andamento ciclico ed episodi diarroici ravvicinati tra loro),
diarrea acuta (durata inferiore alle tre settimane),
diarrea cronica (durata superiore alle tre-
Entrando nello specifico si scoprono almeno quattro diversi meccanismi capaci di provocare diarrea:
Diarrea osmotica: quando nel lume intestinale viene a verificarsi un eccessivo accumulo di soluti non assorbiti e attivi osmoticamente; ciò porta a un abnorme richiamo di acqua nel lume dell'intestino. I tipici casi di diarrea osmotica sono quelli che si verificano in conseguenza a disturbi quali l'intolleranza al lattosio o altri casi di maldigestione. Possono provocare diarrea osmotica anche i cosiddetti lassativi osmotici (fra i più noti si ricordano quelli a base di lattulosio, sali di magnesio, sorbitolo, mannite ecc.).
Diarrea secretoria (o diarrea infiammatoria): è dovuta a uno stimolo che causa un'ipersecrezione di acqua ed elettroliti da parte della mucosa dell'intestino. È il tipico caso delle diarrea da infezioni, molte infezioni o intossicazioni alimentari sono responsabili di questo tipo di diarrea che può essere causata anche da tumori intestinali ormonosecernenti o da alcuni tipi di lassativi. A causa di questa flogosi (infiammazione) le feci contengono notevoli quantità di acqua e spesso si arricchiscono di proteine, pus e sangue (dissenteria). Quando lo stimolo è a carico della parete dell'intestino tenue si ha una produzione fecale diarroica decisamente più elevata rispetto a quella che può verificarsi nel caso di una stimolazione a livello del colon. Dal momento che siamo in presenza di un processo di tipo infiammatorio, le feci, generalmente molto liquide, contengono notevoli quantità di proteine, pus e sangue, tant'è che si può parlare di dissenteria.
Diarrea motoria: il problema è dovuto a un incremento di motilità e velocità del transito intestinale (condizione definita come iperperistaltismo, ovvero aumento delle contrazioni delle anse intestinali). Con l'aumento della peristalsi viene a diminuire il tempo a disposizione per il processo digestivo, si ha quindi una riduzione dell'assorbimento e conseguente diarrea. Questo tipo di diarrea si verifica spesso nei soggetti affetti da sindrome del colon irritabile e in coloro che sono affetti da sindrome da carcinoide con iperproduzione di 5-
Diarrea da riduzione globale della superficie: il problema è relativo alla riduzione della superficie intestinale di assorbimento; ciò provoca malassorbimento e, conseguentemente, diarrea. Questo tipo di diarrea è tipico di patologie quali il morbo celiaco o la sprue tropicale (una patologia caratterizzata da anemia megaloblastica e malassorbimento intestinale). Questo tipo di diarrea può verificarsi anche in seguito a notevoli resezioni chirurgiche a carico dell'intestino tenue oppure in seguito all'inserimento di by-
Diarrea da alterato assorbimento attivo: quando si verificano alterazioni a livello delle pompe attive che provvedono al riassorbimento intestinale degli elettroliti (sali minerali). Anche una riduzione della superficie intestinale può diminuire la capacità di assorbimento di acqua, elettroliti e sostanze nutritive causando diarrea (resezioni o by-
Cause
Cause infettive: batteri, virus e parassiti: in estate sono più comuni le forme batteriche, in inverno quelle virali. Tra i vari tipi di diarrea di origine infettiva o tossinfettiva ricordiamo: colera, TBC, salmonellosi, tifo. Un tipo particolare è la cosiddetta "DIARREA DEL VIAGGIATORE" causata da un microrganismo chiamato Campylobacter jejuni che può contaminare acqua ed alimenti, soprattutto in presenza di scarse norme igienicosanitarie. Le tossine prodotte da questo batterio vengono distruttte da una adeguata cottura.
Problemi psichici: stress, irritabilità
Disfunzione motoria: colon irritabile
Cause infiammatorie: morbo di Crohn, colite ulcerosa
Farmaci: lassativi, antibiotici, FANS ecc.
Alimenti: intolleranze, allergie
Malassorbimento: congenito (ad es. mucoviscidosi) o acquisito (ad es. insufficienza pancreatica)
Lesioni anatomiche: soprattutto post-
Cause endocrine: ipertiroidismo, diabete, ipoparatiroidismo, carcinoide, sindrome di Zollinger-
Cause vascolari: insufficienza mesenterica
Neoplasie: linfomi e carcinomi intestinali
Cause immunologiche: gastroenterite esosinofila, deficit di immunoglobuline.
Complicazioni
Una diarrea cronica può causare la morte dell'individuo per disidratazione con squilibri idroelettrolitici e/oi acido-
Possono ovviamente verificarsi seri problemi anche in seguito alle eventuali perdite ematiche e proteiche.
In presenza di diarrea aumentano infatti le perdite idriche dell'organismo a causa dell'incompleto assorbimento di acqua, dell'eccessivo richiamo di liquidi da parte di alcune sostanze indigerite e/o dell'ipersecrezione intestinale legata all'infiammazione. Alla disidratazione si associano poi alterazioni elettrolitiche che aggravano ulteriormente la situazione fino a causare ipotensione, acidosi metabolica, calcoli renali, ipoperfusione renale, oliguria, torpore e tachicardia con polso piccolo e frequente.
In caso di diarrea si verificano perdite a livello salino; la perdita di sodio, con conseguente iposodiemia soprattutto quando la reintegrazione dei liquidi viene fatta soltanto con acqua, può portare a una riduzione del senso di sete con conseguente peggioramento del quadro clinico.
Anche la perdita di potassio con conseguente ipopotassiemia può essere causa di aritmie cardiache. La perdita di potassio non deve essere trascurata perché nel caso che essa sia particolarmente severa e può portare a una nefropatia kaliopenica con danno tubulare e poliuria ipotonica.
Altre complicanze legate alla diarrea sono l'acidosi metabolica (quando si ha una perdita di bicarbonato dall'intestino), alcalosi metabolica (in caso di diarrea da alterato assorbimento attivo), anemia e ipoalbuminemia (nel caso di diarree caratterizzate da perdite ematiche e proteiche) e coliche renali da acido urico o da ossalati nel caso di diarree croniche.
La diarrea può qundi diventare pericolosa per i fenomeni di disidratazione ad essa legati, soprattutto negli anziani, nei bambini e nei soggetti debilitati.
Cura e trattamento
L'esame delle possibili complicazioni della diarrea, spesso sottovalutate, ci fa capire l'importanza di una corretta terapia. In realtà dato che all'origine del disturbo vi possono essere cause molto diverse tra loro, il trattamento della diarrea dovrebbe differenziarsi in base al processo patologico in atto. In ogni caso è importante intervenire tempestivamente per combattere la disidratazione che, come abbiamo visto, rappresenta uno dei sintomi più temibili e comuni della diarrea. In presenza di questo disturbo occorre pertanto reintegrare i liquidi, i sali minerali e gli zuccheri perduti tramite alimenti o soluzioni elettrolitiche per via endovenosa (in relazione al grado di disidratazione).
Gli antibiotici di regola non vanno utilizzati dato che la diarrea stessa contribuisce all'eliminazione dei microrganismi patogeni che hanno colpito l'intestino. Tuttavia in caso di infezioni gravi in cui si è chiaramente identificato l'agente eziologico (tifo, campylobacter, Yersinia, Clostridium difficile) il ricorso agli antibiotici è caldamente consigliato.
I farmaci antidiarroici non curano la patologia a monte, ma ne attenuano i sintomi (diarrea). È consigliabile evitare di utilizzare farmaci antidiarroici in modo abituale, senza prima aver appurato la causa del problema. Tali farmaci vanno infatti utilizzati in parallelo all'eliminazione della causa, causa che deve essere attentamente indagata.
Dieta ed automedicazione
La cura ed il trattamento delle forme meno gravi di diarrea può essere effettuata a domicilio:
reintegrare i liquidi perduti consumando bevande per mantenere idratato l'organismo
evitare alimenti ricchi di scorie come frutta e verdura
evitare bibite ghiacciate, tè forte, alimenti ricchi di grassi e per questo difficili da digerire
limitare l'apporto di fruttosio e sorbitolo con la dieta (succhi di frutta),
evitare alcol, caffè e sostanze che possono aggravare eventuali intolleranze (latticini, eccesso di glutine, soia ecc.).
l'efficacia dei fermenti lattici è da molti messa in discussione; per questo motivo si raccomanda di parlarne preventivamente con il proprio medico
antidiarroici: esclusivamente sotto controllo medico, perché potrebbero aggravare il problema.
Alimenti consigliati:
bevanda reidratante contro la diarrea preparata aggiungendo ad un litro di acqua due cucchiai di zucchero, mezzo cucchiaino di sale, mezzo cucchiaino di bicarbonato ed il succo di un limone medio
tè diluito: reidratante e depurativo
carote: aiutano a ricompattare le feci diarroiche
carciofo: aiuta l'eliminazione delle tossine grazie alle sue proprietà diuretiche
mela: ha proprietà simili a quelle della carota
mirtillo: aiuta a combattere la diarrea
patate: hanno azione rimineralizzante e proteggono le mucose gastriche
limone: ha azione battericida
riso: ha proprietà astringenti ed aiuta a combattere la diarrea.