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La malattia da reflusso gastroesofageo, spesso abbreviata come MRGE (in inglese GERD, Gastro-
Essa non va confusa con il reflusso gastroesofageo (RGE), che è un fenomeno fisiologico; si parla invece di "malattia" (MRGE) in presenza di sintomi di reflusso (pirosi, rigurgito) ed evidenza endoscopica di esofagite o delle sue complicanze (esofago di Barrett).
Eziologia
In casi più rari è dovuta al prolungato ristagno del bolo nello stomaco (si può ipotizzare una stenosi o preudo-
Sintomatologia
I sintomi associati al reflusso si distinguono in esofagei ed extraesofagei. Non sempre la presenza dei sintomi è associata ad evidenza di esofagite mediante esami endoscopici e PH-
Sintomi esofagei: si suddividono ulteriormente in tipici e atipici:
Tipici: sono particolarmente frequenti la pirosi (sensazione di bruciore retrosternale, talora irradiata al collo oppure posteriormente, tra le scapole) e il rigurgito (risalita non forzata del contenuto gastrico fino al cavo orale).
Atipici: la disfagia (sensazione di difficoltà nella deglutizione, spesso legata ad alterazioni motorie correlate al reflusso), l'odinofagia (dolore legato alla deglutizione) ed il dolore toracico simil-
Sintomi extraesofagei: la MRGE può manifestarsi con sintomi oro-
Tra questi abbiamo: Ipersecrezione catarrale (aumentata produzione di muco, ben visibile sul piano glottico), tosse stizzosa o cronica, asma o difficoltà respiratoria, sensazione di nodo in gola (bolo ipofaringeo), Emoftoe (sputare sangue tipico di stati tubercolari), raucedine, disfonia, dolore retrosternale irradiato al mento, alla mandibola, alle braccia e tra scapole, apnee notturne, faringite (con o senza mal di gola), laringite posteriore (edema e rossore), granulomi sulle corde vocali, prolasso dei tessuti molli (velopendulo), patina bianca sulla tonsilla linguare, alitosi e raclage (sensazione di dover raschiare continuamente la gola per un forte presenza di muco che in realtà si rivela essere scarso e di difficile estrazione), vellicchio faringeo, disfagia orofaringea e odinofagia. Alcuni di questi sintomi sono comuni anche a infezioni intestinali o a parassitosi (meno probabili nel nostro paese).
Diagnosi
Per valutare il danno subìto dalla mucosa esofagea è fondamentale la gastroscopia, soprattutto nei pazienti con sintomi atipici o con "segni di allarme" (disfagia, mancata risposta alla terapia con antisecretori), anche per escludere altre patologie soprattutto neoplastiche.
Secondo la classificazione di Savary e Miller, si distinguono quattro gradi di lesioni endoscopiche:
Grado 0: mucosa normale.
Grado 1: presenza di erosioni di forma ovalare o lineare non confluenti, singole o multiple, su una plica longitudinale.
Grado 2: erosioni situate su più pliche longitudinali, ma non circonferenziali.
Grado 3: erosioni confluenti ad estensione circonferenziale.
Grado 4: presenza di complicanze come stenosi, ulcere o esofago di Barrett.
Per stabilire entità e tempi del reflusso gastroesofageo patologico si effettua con la ph-
Per una diagnosi più coerente e certificabile soprattutto in casi di reflusso atipico, alcuni centri mettono a disposizione la Ph-
Nel caso in cui si rilevino solo reflussi gastro-
È utile inoltre ricercare la presenza dell'Helicobacter pylori a livello gastrico, per stabilire la condotta terapeutica più adeguata.
Per quanto sia stata lungamente studiata una possibile associazione tra l'infezione da Helicobacter e la MRGE, essa non è mai stata accertata da studi epidemiologici, né è stato individuato un possibile meccanismo patogenetico con il quale il batterio provocherebbe la malattia.
Complicanze
Nei casi più gravi, il danno tissutale evolve verso forme di metaplasia dell'epitelio cellulare interno, provocando la condizione detta di Epitelio di Barrett (o Esofago di Barrett), che è a sua volta considerato un possibile fattore facilitante dello sviluppo di carcinomi esofagei. Nei lattanti, il sintomo più frequente di MRGE è il rigurgito patologico che provoca arresto dell'accrescimento. Negli adulti, il sintomo tipico è la pirosi, mentre viene considerata atipica, ma non è infrequente, la comparsa di dolori restrosternali che possono erroneamente far pensare a un problema di origine cardiovascolare. Nei bambini e negli adulti, la MRGE può essere causa di asma bronchiale.
Terapia
La terapia della MRGE è solitamente basata su alcune norme igienico-
Per quanto riguarda la terapia del reflusso in genere, il primo passo riguarda una modificazione della dieta e dello stile di vita: vanno infatti evitati i cibi reflussogeni (in particolare i pasti grassi, l'alcool, la cioccolata, il pomodoro); inoltre si consigliano al paziente pasti piccoli e frequenti, e va evitato di coricarsi nelle prime 2-
Il secondo passo è la terapia farmacologica, e solo in casi estremi si interviene chirurgicamente. Il diffondersi della chirurgia laparoscopica ha parzialmente cambiato l'atteggiamento e le indicazioni della chirurgia del reflusso. Questa, in precedenza, era indicata solo nei casi con coesistente ernia iatale di cospicue dimensioni. Attualmente, alcune linee guida propongono il trattamento chirurgico laparoscopico anche per i pazienti che rispondono discretamente alla terapia medica, ma che abbiano severe recidive dopo la sospensione della stessa, o che siano giovani e non vogliano sottoporsi ad una terapia medica continuativa; possibile indicazione al trattamento chirurgico sono anche l'esofago di Barrett ed il reflusso alcalino.
La complicanza principale della chirurgia laparoscopica del reflusso è la possibile disfagia postoperatoria, che attualmente, con una corretta applicazione di alcuni espedienti tecnici, è ridotta e solitamente transitoria.
La scelta della terapia chirurgica deve comunque essere attentamente valutata, e preceduta da una completa valutazione anatomopatologica e fisiopatologica di stomaco e esofago (gastroscopia, ph-
La terapia chirurgica consiste nella creazione di una neo-
Contestualmente, si può eventualmente provvedere anche alla riduzione della diastasi dei pilastri diaframmatici, che si associa ad una MRGE con ernia iatale (iatoplastica).
Nel caso in cui dagli esami emergano fattori batterici o virali la terapia del caso è in grado, eliminando la causa del reflusso, di alleviare i sintomi.